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domenica 26 aprile 2020

STEP 07: Torniamo a toccarci


Le tue mani

Quando le tue mani muovono,
amore, verso le mie,
cosa mi portano in volo?
Perché si sono fermate
sulla mia bocca, all’improvviso,
perché le riconosco
come se una volta, prima,
le avessi toccate,
come se prima di esistere
avessero già percorso
la mia fronte, la mia cintura?
La loro morbidezza giungeva
volando sul tempo,
sul mare, sul fumo,
sulla primavera,
e quando tu hai posato
le tue mani sul mio petto,
ho riconosciuto quelle ali
di colomba dorata,
ho riconosciuto quella creta
e quel colore di grano.
Per tutti gli anni della mia vita
ho vagato cercandole.
Ho salito scale,
ho attraversato scogliere,
mi hanno trascinato via treni,
le acque mi hanno riportato,
e nella pelle dell’uva
mi è sembrato di toccarti.
Il legno di colpo
mi ha portato il tuo contatto,
la mandorla mi annunciava
la tua morbidezza segreta,
finché si sono strette
le tue mani sul mio petto
e lì come due ali
hanno concluso il loro viaggio.

Pablo Neruda


Così Neruda descrive le mani dell'amata, proprio come se al buio e con gli occhi bendati, cercasse a fatica di ricordare quel leggero e amorevole tocco a lui tanto caro.


Ogni elemento della natura sembra annunciare a gran voce il ritorno della donna, il legno, la sottile pelle dell'uva e la morbidezza delle mandorle rievocano infatti nella mente del poeta, il dolce tocco delle mani della fanciulla, proprio come se la donna, semplicemente attraverso il mite ricordo delle sue carezze, potesse viaggiare indietro nel tempo e tornare da lui.

Fino a qualche tempo fa però, non tutte le “mani” potevano percepire queste sensazioni, non potevano avvertire il caldo, il freddo e la morbidezza degli oggetti che sfioravano e non potevano sentire il contatto di un'altra mano che le accarezzava delicatamente. Le protesi infatti, per quanto innovative e tecnologicamente avanzate non sono mai state in grado di sostituire la mano umana.
Prototipo della mano robotica LifeHand 2

Oggi però, dopo tanta ricerca e sperimentazione, gli scienziati hanno finalmente presentato la prima mano protesica di derivazione robotica: LifeHand 2. La protesi, già impiantata ad un uomo danese, ha permesso al paziente di recuperare tutte le funzionalità della mano umana, rendendolo capace di percepire, con una sola presa, tutte le caratteristiche degli oggetti che afferra.








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