“Una
giornata di lavoro come tante altre, ma mai avrei pensato che la mia
vita sarebbe cambiata proprio quel giorno. Stavo tritando la carne,
quando improvvisamente anche la mia mano destra finisce nel
tritacarne e, nell’arco di pochi secondi, tutto è cambiato”
È
questa la storia di Marco, un trentatreenne nato e cresciuto a Ivrea
che, rimasto vittima di un incredibile incidente sul posto di lavoro,
grazie all'applicazione di un arto bionico, è riuscito a recuperare,
quasi completamente, la funzionalità della mano destra. Si tratta di
una protesi di ultima generazione, la mano articolata I-Digits che
funziona attraverso un elettrodo alimentato a batterie.
Marco Bucci con la protesi I-Digits |
Estremamente leggera, la protesi garantisce una presa stabile e sicura che si adatta alla forma dell'oggetto e gli impedisce di cadere.
Quella di Marco è perciò, una chiara prova dei passi in avanti che la bioingegneria sta compiendo nel campo della ricerca di nuove protesi, sempre più avanzate, che permettono al paziente di recuperare la maggior parte delle funzionalità dell'arto biologico.
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