Nel
braccio di ferro tra uomo e robot, per ora, l'essere umano tiene duro, ma per quanto tempo ancora può resistere?
Gli
ammiratori della scienza credono che, ormai, manchi pochissimo,
perciò bisogna attrezzarsi per non farsi cogliere impreparati.
Secondo
Elon Musk, infatti, l'evoluzione della specie umana è destinata, in breve
tempo, a fare un salto senza precedenti e in questo contesto, protesi
neurologiche e chip impiantabili sono la soluzione.
Biologia
e tecnologia, infatti, viaggiano a velocità troppo diverse e se
vogliamo ricucire questo divario prima che i robot surclassino
l'essere umano, bisogna potenziare il processo evolutivo biologico.
L'obiettivo
è realizzare un laccio neuronale, un collegamento diretto tra mente
e computer in grado di inviare comandi in maniera istantanea tramite
il pensiero.
In questo modo ogni cosa, a partire dal cellulare, fino
ad arrivare agli arti protesici, potrà essere controllata
semplicemente con il pensiero.
Ma
in questo caso la privacy che fine farebbe?
Già
adesso, nell'epoca dei social network e dei mezzi di comunicazione la
privacy sembra un lusso per pochi, figuriamoci cosa accadrebbe se si
aprisse una ponte diretto con il cervello umano.
Molto probabilmente le profezie apocalittiche di Orwell si concretizzerebbero e il controllo e la manipolazione delle menti diventerebbe un gioco da ragazzi nelle mani di governi e multinazionali.Perciò, nonostante scienza e tecnologia siano dalla nostra parte, sembra ancora piuttosto difficile che una realtà come la nostra possa trasformarsi, nel giro di qualche decennio, in uno dei racconti distopici che tanto ci affascinavano da bambini.
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