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mercoledì 3 giugno 2020

STEP 18: McLuhan e il concetto di "protesi" nell'era del "Villaggio Globale"



“I nuovi media e le nuove tecnologie con cui amplifichiamo ed estendiamo noi stessi, costituiscono una sorta di enorme operazione chirurgica collettiva eseguita sul corpo sociale con la più totale assenza di precauzioni antisettiche”
-Marshall McLuhan


Prima attraverso la meccanica, poi con la tecnologia e l'elettricità, l'uomo, ormai da secoli, continua imperterrito a modificare e trasformare l'universo in cui tanti anni fa è miracolosamente piombato sopra, alla disperata ricerca di un miglioramento, forse definitivo, che riesca a porre fine a quello smodato desiderio di onnipotenza che egli avverte dentro di sé.

La storia dell'umanità di fatto, è perfettamente riassumibile in un complesso intreccio di invenzioni e innovazioni strettamente collegate le une alle altre, che l'uomo, con il suo intelletto, ha fabbricato per rispondere ai suoi bisogni e alle sue necessità.

A partire dagli utensili più semplici fino ad arrivare ai mezzi di comunicazione più potenti e pervasivi, la dimensione tecnologica e artificiale magistralmente costruita dall'uomo seguendo la scia di un progresso scientifico, ormai incontrollabile, oggi appare, sempre di più, come la concretizzazione dei nostri bisogni, la proiezione extra-organica del nostro apparato naturale, nella realtà che ci circonda.

Secondo la lungimirante riflessione di McLuhan perciò, gli utensili, le costruzioni, i veicoli, i mezzi di comunicazione e tutta la rete di invenzioni scientifiche che in secoli di studi e scoperte l'uomo ha abilmente tessuto, non sono altro che il potenziamento delle nostre facoltà, vere e proprie protesi che ci hanno permesso di arrivare laddove non potevamo.

Ci sono le protesi sostitutive che rimpiazzano un organo mancante, quelle estensive che prolungano l'azione naturale del corpo, come una lente o un megafono e quelle intrusive che possono accedere i luoghi a noi irraggiungibili.


Nell'era del digitale, i mezzi di comunicazione sono, senza ombra di dubbio, la protesi più potente che l'uomo potesse realizzare, tanto potente che è riuscita a racchiudere l' intero universo in un piccolo “Villaggio Globale”.



Per quanto affascinante, efficace e potente possa sembrare il corpo “protesico” che stiamo mettendo in piedi però, lo scenario che possiamo scorgere all'orizzonte non è di certo il più rassicurante. Il progresso tecnologico infatti, ci sta rapidamente proiettando in una realtà intermediaria, in cui i ruoli di uomo e natura sono completamente ribaltati.



Modifichiamo il mondo e contemporaneamente snaturiamo noi stessi, ma la domanda è "Fin dove siamo disposti ad arrivare?".







Riferimenti:
https://noemalab.eu/ideas/gli-strumenti-dellinterazione/
https://sociologicamente.it/marshall-mcluhan-i-media-come-potenziamento-delle-facolta-umane/

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